La recente introduzione della Riforma dello Sport ha acceso con determinazione la lente sul Modello 231 quale strumento per prevenire la commissione di reati all’interno degli enti sportivi, colorandolo dei principi di etica e legalità che dovrebbero ispirare il mondo dello Sport. 

Così, il “MOCAS” diviene rilevante in settori dove la gestione etica e responsabile è cruciale per garantire l’integrità delle competizioni e la reputazione delle federazioni sportive. 
La Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Federazione Italiana Pallacanestro, consapevoli dell’importanza della correttezza e della trasparenza nel mondo del calcio e del basket, hanno emanato, tra le prime, delle specifiche linee guida di settore, dedicando una sezione specifica all’applicazione del Modello 231 all’interno delle società di calcio e pallacanestro e fissando il termine per l’adeguamento in 12 mesi dall’emanazione delle stesse.
Le Linee Guida FIGC e FIP
Relativamente alle Linee Guida FIGC, l’obiettivo preliminare perseguito è la prevenzione della corruzione e della criminalità nello Sport. 
Il calcio, come altri sport, infatti, può essere soggetto a rischi di corruzione, frode e altri reati. La FIGC riconosce, attraverso le Linee Guida la necessità di prevenire tali fenomeni e di promuovere una cultura aziendale improntata all’etica e alla legalità, stabilendo le procedure e i meccanismi necessari per identificare, mitigare e gestire questi rischi specifici. 
Etica e legalità sono invece gli obiettivi preliminarmente perseguiti dalle Linee Guida FIP.
Il basket, uno degli sport più popolari e seguiti in Italia, ha un ruolo significativo nella società e nell’economia. Anche la FIP allora, consapevole dell’importanza di promuovere valori come l’etica e la legalità, ha adottato un documento idoneo a garantire che le società di pallacanestro applichino il Modello 231 in modo efficace ed efficiente.
Tratto comune di entrambe le linee guida è rappresentato dagli elementi chiave per verificare la corretta attuazione del Modello. 
Innanzitutto, la nomina di un Organismo di Vigilanza: le società calcistiche e di pallacanestro devono designare un organismo interno responsabile del monitoraggio dell’efficacia e dell’applicazione del Modello 231.
In secondo luogo, l’adozione di un Codice Etico: deve essere elaborato e diffuso un codice etico che stabilisca i principi fondamentali di comportamento per tutti gli attori coinvolti nel calcio e nel basket, compresi giocatori, allenatori, dirigenti e staff tecnici.
Nondimeno, ruolo centrale è assegnato alla formazione e sensibilizzazione: diviene fondamentale fornire formazione e sensibilizzazione su questioni etiche e legali a tutti i livelli della società calcistica e di pallacanestro, al fine di promuovere una cultura aziendale basata sui valori.
Infine, importanti sono le procedure e politiche interne: devono essere definite e implementate procedure chiare e trasparenti per la gestione dei processi aziendali, inclusi quelli a rischio di commissione di reati.
Il tutto con la previsione di un sistema sanzionatorio per eventuali disfunzioni e malfunzionamenti, a testimonianza dell’importanza del ruolo assegnato al nuovo complesso di regole e principi.

Il Codice Etico nello Sport
Ruolo centrale è riconosciuto, come si è accennato, anche al Codice Etico chiamato ad esprimere, per definizione, l’insieme dei valori e dei principi etici nei quali un ente si riconosce. Nasce come parte integrante del Modello 231, di cui costituisce indivisibile appendice finalizzata alla promozione o divieto di determinate condotte definendo regole comportamentali verso quei soggetti, interni ed esterni, che hanno direttamente o indirettamente un’azione con la Società. 
Il Codice Etico rappresenta, quindi, la carta dei diritti e dei doveri morali di tutti coloro che partecipano all’organizzazione aziendale, nonché il mezzo per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto della Società. 
Quanto alle finalità, queste, ovviamente variano a seconda degli interessi e della mission del singolo ente, ma certamente sono sempre accomunati dall’obiettivo di eliminare o prevenire atti palesemente contrari alla morale comune o all’interesse della società e di aiutare i dipendenti a risolvere problematiche di natura “etica”.
Poiché la concreta efficacia del Codice Etico dipende dalla sintonia con l’atteggiamento, i principi e i valori di ogni singolo partecipante alla vita degli enti e soprattutto, dalla capacità di ciascuno di inquadrare le proprie responsabilità e le proprie funzioni, ogni ente si fa carico di comunicare tale nucleo di norme ai propri interlocutori. 
Con specifico riferimento al settore dello sport e in relazione, in particolare, alle modifiche introdotte dalla Riforma, che concentrano la propria attenzione e quella degli enti sportivi sulle tematiche della violenza sui minori, delle pratiche discriminatorie e differenziazioni di genere, sono i codici di condotta a tracciare la linea di confine per i comportamenti da tenere e le procedure da seguire, con specifico riferimento, alla tutela dei minori durante la pratica sportiva. 
I codici di condotta, cui devono essere allineati tutti gli enti sportivi per categoria, divengono uno strumento importante per riflettere i valori di civiltà, lealtà, correttezza, probità, rispetto e spirito sportivo, definendo inoltre i comportamenti da tenere in base al ruolo rivestito da ognuno all’interno dell’ente, e che sono definiti rilevanti non solo dal punto di vista squisitamente etico, ma anche legale. 
L’adesione a questi principi di condotta rappresenta, pertanto, un’assunzione di responsabilità per tutti i soggetti dipendenti e non solo che garantiscono la tutela del minore nella creazione di un ambiente sicuro per la pratica sportiva. 
Con un focus ancora più mirato sulle prescrizioni delle linee guida FIGC e FIP, anche il Codice Etico è considerato uno strumento idoneo a promuovere fair Play e integrità nel mondo del calcio e del basket.
Il calcio e il basket sono due delle discipline sportive più popolari al mondo, seguite da milioni di persone e svolte a livello professionale, amatoriale e giovanile. In entrambi gli sport, il rispetto dei valori etici e del fair play è fondamentale per preservare l’integrità delle competizioni e promuovere una cultura di rispetto reciproco, onestà e lealtà. Il Codice Etico, in questo senso, rappresenta uno strumento chiave per garantire il rispetto di tali valori in campo e al di fuori.
Nel mondo del calcio, ad esempio, la FIFA, l’organismo internazionale che governa il calcio, ha introdotto il Codice Etico FIFA, consistente in un insieme di principi e regole che disciplinano il comportamento dei giocatori, degli allenatori, dei dirigenti e di tutti coloro che sono coinvolti nell’organizzazione e nella gestione del calcio a livello mondiale. 
Questo codice stabilisce norme di comportamento etico, responsabilità sociale e integrità sportiva, e fornisce le linee guida per affrontare casi di comportamento antisportivo, discriminazione, corruzione e altre violazioni.
Anche nel basket, il rispetto dei principi etici e del fair play è essenziale per mantenere l’integrità delle competizioni e preservare il valore educativo dello sport. 
Non a caso la FIBA, l’organismo internazionale che governa il basket, ha sviluppato il suo Codice Etico, che stabilisce le norme di comportamento e le responsabilità degli atleti, degli allenatori, dei dirigenti e di tutti gli altri soggetti coinvolti nel mondo del basket e che promuove valori come l’onestà, il rispetto, la solidarietà e l’equità, e fornisce orientamenti su come affrontare situazioni di violazione dell’etica sportiva.
Il rispetto di tali principi non solo contribuisce a mantenere l’integrità delle competizioni, ma anche a trasmettere importanti lezioni di rispetto reciproco, onestà e lealtà che vanno al di là del campo da gioco e influenzano positivamente la società nel suo complesso.

Conclusioni
Secondo le Linee Guida della FIGC e FIP, l’adozione corretta ed efficacia del Modello 231 può essere funzionale ad una serie di obiettivi, primo tra tutti garantire l’integrità sportiva, assicurando che i risultati siano determinati dal talento e dall’impegno, non da frodi, corruzione o, più in generale, comportamenti illeciti.
Nondimeno, l’applicazione del Modello ha inevitabili impatti reputazionali: le società calcistiche e di pallacanestro che dimostrano un impegno verso la trasparenza e l’etica guadagnano la fiducia dei tifosi, degli sponsor e degli investitori, migliorando così la loro reputazione e la loro sostenibilità a lungo termine.
Inoltre, la sensibilizzazione alla diversa cultura dello sport di cui il Modello 231 adottato secondo le linee guida FIGC e FIP rappresenterebbe un indubbio contributo alla società: la promozione di valori come l’etica, la legalità e la trasparenza non solo beneficia le società di calcio e pallacanestro, ma può avere un impatto positivo sulla società nel suo complesso, ispirando comportamenti responsabili e cittadinanza attiva.
In conclusione, l’applicazione del Modello 231 secondo le linee guida della FIGC e FIP rappresenta un importante passo avanti nella promozione dell’etica e della legalità nel calcio e nel basket italiano, garantendo che questi sport si impegnino sempre più per diventare e mantenersi un punto di riferimento per integrità e fair play.
Il termine di adeguamento fissato nelle linee guida si avvicina ed è indubitabile la necessità di adesione al sistema di valori e principi cui lo sport – oramai bene costituzionalmente tutelato – deve farsi portatore.

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